Loreto

Il Santuario della Santa Casa di Loreto, culla del mistero dell’Incarnazione, di cui è memoria il sacello della Santa Casa, luogo eletto del Verbo incarnato, verso il quale santi e uomini di fede, sovrani e nobili, poeti, artisti e filosofi, nel corso dei secoli, hanno diretto il loro passo per rendere omaggio alla Vergine Maria, a testimonianza del proprio credo, in ringraziamento per un voto esaudito o semplicemente spinti dal desiderio di osservare, conoscere e forse capire. Luogo di fede e di arte, oggetto delle attenzioni dei papi e dei potenti della terra, arricchito e impreziosito dal lavoro dei più valenti artisti … ma sopra tutto testimonianza del secolare cammino dell’uomo nella ricerca di Dio, luogo della speranza per una folla immensa di uomini e donne, semplici e devoti pellegrini che giorno dopo giorno, con umiltà e sacrificio, da oltre sette secoli, dopo aver percorso a volte lunghe distanze, a piedi o con pochi mezzi, hanno piegato le loro ginocchia davanti a quell’â€immagineâ€, per trovare sollievo alle loro pene, cercare conforto e speranza, coraggio e stimolo per proseguire con animo più sereno il difficile e quotidiano percorso della loro vita.È in questa lenta processione di uomini e donne, spesso provati nel fisico o nello spirito, nel semplice dono offerto alla Vergine in segno di preghiera o di gratitudine, nella candela accesa davanti all’altare, è nell’implorazione, nella richiesta di protezione espressa in poche e semplici parole scritte su un foglio di carta o dietro la foto di una persona cara, fatti scivolare nella cassetta delle elemosine o lasciati ai piedi della Vergine, è in questa testimonianza di devozione e di pietà popolare che affonda le sue radici il santuario lauretano, oltre ogni sterile disputa sulla storicità della sua tradizione, qui ritrova il suo significato più intimo e vero, e il richiamo che rivolge agli uomini di ogni tempo.

Katy Sordi